lunedì 3 ottobre 2011

Beni collettivi materiali in Sardegna: banda larga e competitività

File:Internet access and broadband connections in households, by NUTS 2 regions, 2008.PNG
Il commissario Neelie Kroes, responsabile per l'Agenda Digitale, proprio in questi giorni ha segnalato, durante un importante meeting svoltosi a bruxelles, la necessità per l'UE di investire 270 miliardi di euro per lo sviluppo delle reti a banda larga entro il 2020. Ciò garantirebbe secondo la commissaria una crescita del PIL in Europa tra lo 0,9 e 1,5%.
Insomma la banda larga e l'accesso alle nuove tecnologie sono direttamente legate alla competitività ed alla capacità di un continente intero di stare al passo con l'innovazione e con il mutamento degli scenari dell'economia-mondo.
La banda larga è di vitale importanza quanto le strade e l'energia elettrica. Inutile continuare a piangersi addosso per la crisi del tessuto produttivo se non si guarda ai reali elementi che consentono l'innovazione in uno scenario come quello contemporaneo.
Si provi invece a dare uno sguardo alla mappa elaborata da Eurostat sull'accesso alla banda larga nelle regioni europee.
Da questa mappa, apparentemente legata ad un elemento puntuale, si potrà evincere anche qualche collegamento con le recenti situazioni critiche di alcuni paesi europei sull'orlo della banca rotta e si potranno anche percepire le potenzialità di ripresa di alcune realtà che versano in una crisi di tipo congiunturale.
Si noti ad esempio la condizione della Grecia e quella dell'Italia. 
Senza telecomunicazioni efficienti non c'è possibilità di futuro. Il binomio piuttosto stabile non viene messo in discussione da nessuno. Solo una classe dirigente miope e fuori dalle dinamiche della modernità può fingere che così non sia, o trascurare l'importanza del problema.
La diffusione della banda larga è attualmente una metafora significativa della capacità di una classe dirigente di pensare al benessere del proprio popolo.
La Sardegna in questo scenario rappresenta un caso lampante di incapacità. All'avanguardia fino a 15 anni fa ha ben presto dilapidato un patrimonio di conoscenze e competenze notevoli nel campo delle TLC e anche dell'infrastrutturazione materiale. Se solo si pensa ad esperienze private quali quelle portate avanti da Videonline e da tiscali si può rapidamente immaginare quanto abbia inciso negli ultimi anni l'incapacità programmatoria della classe politica autonomista e unionista. La gestione dei fondi europei e dei contratti di programma ha un ruolo in tutto ciò, il caso Atlantis ne è un esempio ancora vivo.
Trincerarsi poi dietro problemi strutturali, quali l'insularità, risulta quantomeno ridicolo se solo si da un'occhiata ai dati relativi alle isole del mediterraneo, da Malta alle Baleari passando per la Corsica e finendo con l'Islanda. Realtà che hanno fatto dell'insularità un punto di forza piuttosto che di debolezza percependo l'importanza delle telecomunicazioni nelle dinamiche economiche e sociali delle proprie comunità.
La Sardegna risulta essere fanalino di coda in Italia per la presenza della banda larga anche nelle aziende e rappresenta un esempio negativo anche rispetto a diverse realtà africane.
Ora, non è più tempo di parole spese al vento, è tempo di valutare i risultati ottenuti su dati empirici su risultati concreti. Non c'è più destra o sinistra al governo ci sono i numeri per verificare le cose fatte, le risorse investite, gli investimenti attratti sul territorio e come essi incidono sulla qualità della vita delle nostre comunità e sulle dinamiche del nostro tessuto imprenditoriale.
Dobbiamo cominciare a percepire il nostro futuro da repubblica indipedente e come tale dobbiamo affrontare le carenze infrastrutturali e le criticità del nostro vivere associato. Solo un sano "pragmatismo repubblicano" potrà, nel medio periodo, restituire fiducia al nostro popolo facendogli percepire la possibilità di vivere il cambiamento non da semplice oggetto della storia quanto da soggetto attivo capace di scegliere e di investire sul proprio futuro.
Per questo, a questa breve nota seguiranno delle proposte operative da portare dentro le istituzioni locali e nazionali per incidere su una situazione assurda che non merita di rimanere taciuta un secondo di più.


Frantziscu Sanna








Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari