mercoledì 4 luglio 2012

Infrastrutture strategiche: ecco gli interventi del ministro Passera che cambieranno il volto della Sardegna


Il ministro Corrado Passera fa sul serio e di recente ha inaugurato un portale web, cantieri Italia, dove è possibile prendere visione delle infrastrutture strategiche che lo stato italiano sta realizzando nel proprio territorio.
Un momento di trasparenza e di comunicazione istituzionale che merita attenzione.
Il banner che introduce il sito parla chiaro: "sarà possibile capire, anche da parte dei cittadini, come vengono usate le risorse pubbliche". Finalmente nessuno avrà più scuse per chiudere gli occhi di fronte alla trasparenza.
Se nella home page del sito si clikka di lato a sinistra su "tutte le opere" e poi su "visualizza mappa delle opere" è possibile prendere visione di  tutti gli interventi strategici finanziati dal CIPE e in corso di realizzazione.
Bene, ora non vi resta che leggere quali sono gli interventi infrastrutturali che dovrebbero servire a rilanciare l'economia della Sardegna secondo il governo italiano.
L'obiettivo del ministro Passera
E'sufficiente puntare il mouse sulle due immagini che compaiono nel nostro territorio per scoprire che l'ambizioso obiettivo del ministro Passera (riportato nel banner che introduce il sito) in Sardegna è raggiungibile attraverso due interventi sui sistemi idrici. 
Così, se qualcuno ha ancora voglia di venirci a dire che l'interesse nazionale del nostro popolo è coincidente con quello nazionale italiano potrà continuare a farlo. Sappia che la trasparenza amministrativa giocherà nettamente a suo sfavore.
I dati e i numeri non sono scherzi e i documenti pianificatori parlano chiaro: la Sardegna deve prendere in mano il proprio destino altrimenti il declino del nostro territorio, delle nostre infrastrutture, della qualità della nostra vita diventerà ogni giorno che passa più drammatica.
Le promesse da campagna elettorale, i finti investimenti senza copertura finanziaria, le conferenze stampa ricche di parole e povere di numeri non possono bastare per coprire le incapacità di una classe dirigente dedita a curare piccoli interessi di parte.  Ad una classe dirigente indipendentista e repubblicana, seria e preparata, spetta definire le alternative possibili, le strade da percorrere, il futuro da scegliere.





1 commento:

  1. allora, senza troppo entrare nel dettaglio, è evidente che la Sardegna è priva di quasi tutte le infrastrutture, e lo Stato continua a fare il commerciante all'ingrosso cinese!!, e premia le varie zone, o per numero di abitanti o per il P.I.L., prodotto, bisogna far capire che a noi questi metodi non interessano, e non ci stiamo più come successo finora.
    Noi non siamo la pecora nera della famiglia, e le infrastruttere ci sono indisbensabili per risollevarci, come stanno le scuole elementari a 1 bambino di 10 anni.
    Io questo ragionamento lo sto facendo, andando a vedere anche alcune regioni che conosco personalmente abbastanza, e il trattamento è impari, e le collusioni campanilistiche sono evidenti;
    Vogliamo parlare della 131 eterna incompiuta? per quale motivo la metropolitana leggera della Area vasta di Cagliari ha questi tempi biblici? facciamo nomi e cognomi delle infrastrutture.. per quale motivo le metropolitane di Roma hanno priorità rispetto, a una Sardegna priva di linee di comunicazione al suo interno da sempre;
    la barzelleta che siamo molti meno, reggerà finchè saremo così pochi??, ma se diventiamo federalisti realmente, o indipendenti, le infrastrutture prioritarie, le faremo con i nostri soldi, con le ns. risorse, siamo stufi di una MAMMA ITALIA, INGRATA e che ci guarda come sfigatelli, se noi vogliamo fiorire dobbiamo coltivare il nostro sogno tutti quanti.

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