Si è insediata, oggi 17 marzo, la Commissione parlamentare bicamerale per l'attuazione del federalismo fiscale. Avrà il compito di discutere il futuro assetto della fiscalità in Italia. In tanti, nei prossimi giorni, faranno notare l’assenza di rappresentanti Sardi e la presenza delle altre “regioni” a Statuto speciale su questo importantissimo tavolo. Ebbene si, per l’ennesima volta, la Nazione Sarda non avrà voce in capitolo. Non spetterà ai rappresentanti del nostro popolo fare proposte o cercare di far passare eventuali modifiche che tutelino il nostro interesse nazionale. Deciderà ancora una volta lo Stato Italiano, e la sua classe politica, del nostro destino e del destino dei nostri comparti produttivi.
Il problema più serio è tuttavia un altro, ben più grave dell’assenza di un qualche rappresentante nella bicamerale, ovvero l’assenza totale di una strategia in materia fiscale da parte della classe politica sardo-unionista.
iRS indipendentzia Repubrica de Sardigna da anni sostiene che la fiscalità sia una delle principali questioni sulle quali avviare un rapido processo di acquisizione di sovranità. Si devono superare rapidamente gli slogan vuoti che parlano di una “fiscalità di vantaggio” o “di sviluppo” per trovare la forza di prenderci ciò che ci spetta:una competenza primaria in questo importante settore del vivere associato.
Solo gestendo la politica fiscale nel nostro territorio si potrà intervenire per effettuare scelte di politica industriale e di politica economica che garantiscano un effettivo processo di trasformazione del nostro tessuto produttivo. Il sistema fiscale italiano rappresenta un cancro per la società sarda e per le sue potenzialità di trasformazione e cambiamento. Tutti ne sono consapevoli: i cittadini, i commercianti, gli imprenditori, gli unici a non averne consapevolezza, dopo decenni di prese in giro (chi ricorda le Zone franche urbane?), sono i rappresentanti sardi dei partiti italiani. Da loro l’unica cosa che possiamo aspettarci e che si lamentino per non essere stati coinvolti nella Bicamerale, ma anche questo non possiamo certo darlo per scontato.
È tempo che tutti se ne rendano conto e che si apra una vertenza di sovranità in grado di ribaltare radicalmente cinquant’anni di politiche rivendicazioniste. Le piccole Repubbliche Europee hanno, in questi anni, dimostrato quanto, attraverso politiche fiscali lungimiranti, sia possibile incidere sulla qualità della vita e sulla forza di un tessuto produttivo sano e radicato. Alla Sardegna ed ai sardi spetta in questo momento guardare oltre i vincoli dello statuto di autonomia per ambire a pezzi nuovi e maggiormente consistenti di vera libertà.
giovedì 18 marzo 2010
La sovranità degli altri
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"Si devono superare rapidamente gli slogan vuoti che parlano di una “fiscalità di vantaggio” o “di sviluppo” per trovare la forza di prenderci ciò che ci spetta:una competenza primaria in questo importante settore del vivere associato."
RispondiEliminaCondivido in pieno. Complimenti per il blog.
Andrea Nonne