martedì 9 marzo 2010

La Repubblica immorale...




A fine 2009 “Il sole 24 ore” pubblicava i dati relativi agli investimenti esteri in Italia. Inutile dire che i dati confermano quanto la Repubblica Italiana stia attraversando una profonda crisi di competitività con un dimezzamento degli investimenti rispetto all’anno precedente. Da 37 miliardi di dollari a 17.
Le ragioni, ben esplicitate da tanta letteratura economica, riguardano in primis questioni di tipo istituzionale ovvero la scarsa formazione degli addetti al terziario, la cavillosità delle procedure, la qualità della pubblica amministrazione. A leggere oggi il provvedimento preso dal governo italiano, denominato “salva liste”, si può tentare di interpretare meglio la situazione che vive dal punto di vista economico l’Italia a livello internazionale.

Un mix pericolosissimo di burocrazia, impunità, illegalità diffusa, incuranza della legge, incertezza, caos giudiziario, arroganza del potere, connivenze istituzionali. Di tutto di più. Aggiungete alla vicenda salva liste l’affaire G8, il ruolo della protezione civile e dei diversi ministeri che dovrebbero occuparsi di opere pubbliche.
Chi investirebbe in un paese così? Chi proverebbe ad avventurarsi in una realtà socio-economica di tal specie? Altro che criminalità organizzata, lo Stato Italiano rappresenta un sistema di illegalità legalizzata, o condonata a priori.
La Sardegna e il popolo Sardo in questo scenario sono immobili, quasi incapaci di osservarsi, di guardarsi attorno e, soprattutto, dentro.
Come possiamo oggi non dirci complici di una simile situazione? Come può un piccola isola collocata al centro del mediterraneo non immaginare un futuro diverso? Come può un popolo, con un minimo di dignità, non provare a cambiare rotta, a scegliere un avvenire differente?
Costruire una Repubblica Sarda indipendente è l’unica via per restituire moralità al nostro vivere associato, per provare a definire norme di convivenza moderne e realmente democratiche, garantiste ed allo stesso tempo inflessibili contro l’arroganza e l’impunità dei poteri forti. Sogno una piccola Repubblica aperta e inclusiva, con istituzioni differenti, con una coscienza civica differente, con una capacità di creare futuro differente. È tempo di costruircela, ne va della nostra stessa dignità.

2 commenti:

  1. ..Frantziscu complimenti per il Blog; molto bello, ordinato, intuitivo e soprattutto leggibile..:) Un articolo a dir poco delizioso. Equilibrato, "geometrico" come solo tu riesci a fare.. Gratzias de totu.. Fintzas a sa Repubrica (Ste Soi)

    RispondiElimina
  2. Grazie a te Ste!!! Sempre troppo gentile!! :)

    RispondiElimina

Post più popolari