giovedì 29 settembre 2011

Cancellare il centro Sardegna dalle politiche per la mobilità sostenibile: la giunta Cappellacci ci prova


Con una recente delibera (qui) la giunta Cappellacci ha deciso di dare attuazione ad un'importante linea di attività del POR FESR 2007-2013 riguardante la mobilità sostenibile.
Lo stanziamento di circa dieci milioni di euro messo in campo dalla giunta servirà a finanziare in ambito urbano "Servizi innovativi alla persona e adozione di modalità di trasporto alternative". Piste ciclabili, reti per il car sharing o il bike sharing e via discorrendo.
Fino a qua tutto va bene. Si da attuazione al POR (il cui procedere risulta essere quantomeno stentato con costanti rischi di disimpegno) e si investe nella sostenibilità.

martedì 27 settembre 2011

La mobilità ai tempi dell'Unione Europea (TEN-T). Where's Sardinia?


Ricordate i TEN-T? Sono i corridoi per la mobilità europea di cui più volte abbiamo parlato in questo spazio (qui).
Si è aperta in queste ultime settimane una polemica tra gli europarlamentari italiani e la commissione europea per il percorso ipotizzato per il corridoio "uno" che parte da Helsinky, passa per Berlino e giunge fino a Malta (qui).
L'ipotesi che il corridoio potesse evitare la Sicilia, passando per la direttrice Napoli-Bari nel tratto italiano, ha fatto mobilitare subito gli europarlamentari Siciliani, e non solo, per evitare che l'isola fosse tagliata fuori dagli ingenti finanziamenti che tali corridoi si portano immancabilmente dietro.

lunedì 26 settembre 2011

Il lavoro del futuro: la Sardegna tra terziarizzazione e conoscenza


Entro il 2020 il 35 per cento dei posti di lavoro dell'Unione Europea richiederà una laurea.
Ciò significa che l'evoluzione del mercato del lavoro europeo procede in maniera radicale verso uno scenario completamente nuovo.
Si passerà definitivamente ad un contesto lavorativo in cui conteranno le preparazioni specialistiche, le capacità di innovazione ed un approccio fortemente legato alla creazione di valore aggiunto sulle proprie produzioni siano esse legate al settore alimentare, a quello turistico, a quello industriale o a quello dei servizi.

giovedì 8 settembre 2011

Dalla balcanizzazione alla ricomposizione: scenari possibili per l'indipendentismo in Sardegna

Il nostro presente: tra contingenze politiche e opportunità storiche
Ci sono particolari momenti storici in cui è necessario fermarsi un attimo per riflettere, per capire e scegliere.
Sono solitamente "fasi di passaggio", o di confine, che decretano la fine di cicli storici consolidati. Sono questi i periodi di cambiamento, di trasformazione sociale, dove le energie migliori di una società possono mettersi in moto o fermarsi a seconda delle volontà e delle strategie che un popolo è in grado di spendere. Quello che stiamo vivendo in Sardegna, in questo momento storico, è insomma ciò che si definisce come il "momento delle scelte".

giovedì 1 settembre 2011

Costi energetici in Sardegna: dalle soluzioni assurde al voltare pagina.

L'energia costa di più. Vecchio adagio buono per tutte le stagioni. In Sardegna, si sa, sul versante energetico non ci sarà mai pace.
Viviamo in una strana situazione di duopolio dove a distribuire energia sono solo due società (o quasi): una la ex monopolista ENEL, l'altra la multinazionale E.on, ben nota per vicende extra produttive.
Da anni si parla dei costi per le nostre aziende, dell'invivibile situazione in cui ci troviamo ad erogare servizi, a produrre beni, ad elaborare e mettere a frutto le nostre idee.
Lo studio della confartigianato, pubblicato in questi giorni, parla chiaro. Ogni anno, in media, un'azienda sarda paga circa 3000 euro in più di una concorrente europea, mille in più rispetto ad una concorrente italiana.

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