domenica 20 giugno 2010

Una nuova opposizione capace di creare futuro.

Finalmente in Sardegna è nata un’altra opposizione, o meglio, un'opposizione differente per metodi, strategie e obiettivi da quella che attualmente conosciamo e vediamo agire nelle istituzioni. Ancora una volta, non avremo nulla da spartire con i partiti italiani unionisti e/o autonomisti che continuano a tenere in piedi un teatrino imbarazzante che produce non senso e danni per le nostre comunità e per il nostro territorio.

iRS è pronto a dimostrare che il lavoro fatto in questi anni di formazione di nuova classe dirigente, di elaborazione teorica, di proposta e di trasformazione è giunto ad un livello di maturità tale da consentirci di affermare la nostra diversità anche in quelle istituzioni che vogliamo cambiare.



Fino a ieri questa dimostrazione l’abbiamo data fuori dai palazzi del potere, proponendo le nostre idee, costruendo nel territorio coscienza nazionale e nuova cultura di cambiamento.

Oggi siamo pronti a dimostrarlo all’interno delle istituzioni come minoranza, e domani saremo pronti per governare questa terra da maggioranza autorevole e preparata, capace di affrontare le sfide della modernità senza imbarazzo e soprattutto senza paura di fare scelte.

Già, capacità di scegliere: ciò che è mancato e manca attualmente alla classe politica unionista che in 50 anni l’ha fatto poco e male, adagiandosi su dinamiche di cambiamento prive di una guida strategica. Siamo passati dai processi di industrializzazione eterodiretti e dalla onnipotenza delle aziende dello stato italiano (con le connivenze e le pesanti complicità dei sindacati) alle scelte insensate di politica energetica, all’assenza di un piano strategico per l’infrastrutturazione del territorio, alle catastrofiche politiche della formazione e dell’istruzione per finire con l’assenza di qualsiasi scelta in campo fiscale (il cuore della sovranità).

È tempo di cambiare. È il nostro tempo.
In tanti in Sardegna se ne sono accorti e mentre alcuni hanno scelto di disertare le urne inviando un chiaro segnale di legittima sfiducia nei confronti delle istituzioni e dei partiti italiani, tanti altri hanno scelto di conferire a iRS il ruolo di agente di trasformazione, l’unico presente attualmente nello scenario politico se si escludono alcune piccole minoranze disperse qua e là.
Accettiamo questa delega consapevoli che le cose possono cambiare solo se le si vuole cambiare veramente, se si pianificano scelte, se si studiano le probabili conseguenze e se si attiva il territorio e tutti gli attori per portarle a compimento.
Per queste ragioni non avremo nulla da spartire né con l’opposizione del PD o della sinistra italiana né tantomeno con opposizione del centro destra italiano in Sardegna.

Noi saremo altro.
Noi siamo iRS – indipendentzia Repùbrica de Sardigna.

Tra tante forze di conservazione, noi rappresenteremo la voglia di cambiare di tutti quei sardi che intravvedono nella Repubblica di Sardegna l’unica vera e reale possibilità per cominciare ad esistere, per stare al mondo, per produrre futuro. Per fare in modo che questa terra diventi un giardino di vivibilità, dove politiche sociali, energetiche, culturali, economiche e industriali siano capaci di restituire fiducia nelle istituzioni: in istituzioni nuove che saremo noi a creare e a definire.
La cosa più appassionante che possa capitare a delle società umane, ad un popolo, è autodeterminare il proprio destino.
Scegliere un sistema giudiziario in grado di rispondere al proprio senso di giustizia. Scegliere un sistema fiscale che non strangoli il tessuto imprenditoriale ma che lo accompagni in una crescita qualitativa e quantitativa. Definire un sistema di istruzione che non cancelli il passato consegnando a generazioni intere un futuro oscuro ma che restituisca il senso del vivere in questo mondo, le competenze del saper fare, il saper criticare ed il saper costruire, un istruzione insomma al passo con la modernità.
Proporre politiche del lavoro e industriali che, di pari passo, siano in grado di creare nuove opportunità lavorative, un mercato del lavoro dove conti la qualità e il merito e non più il clientelismo politico, un tessuto produttivo degno di questo nome, in grado di rapportarsi al mondo con la propria capacità di fare e di innovare. Costruire un sistema di politiche sociali, di welfare, che siano in grado di migliorare la qualità della vita, che diano senso ad una cittadinanza nuova fatta di diritti e doveri.

Queste sono alcune delle sfide che ci aspettano e che sapremo vivere con la passione, l’onesta e l’etica politica che ci contraddistingue. Questi sono pezzi del nostro progetto politico che quotidianamente trovano vita nell’azione degli attivisti e dei sostenitori del nostro movimento. Questi sono pezzi del nostro futuro pezzi di libertà e di sovranità da costruire e progettare assieme attraverso l'organizzazione innovativa che ci siamo dati.

Oggi in Sardegna è nata un’altra opposizione, che lavorerà quotidianamente per diventare una nuova maggioranza, quella maggioranza che ci porterà alla Repubblica Sarda indipendente. Oggi in Sardegna c’è iRS e ci sarà sempre di più grazie a tutti quei cittadini che faranno delle loro personali passioni uno strumento di cambiamento e di autodeterminazione. Noi vogliamo contribuire a fare della nostra terra un laboratorio inclusivo di sperimentazione di una società nuova, libera, che sa rapportarsi al mondo, che sa affrontare la diversità come una ricchezza, che sa produrre libertà e creare futuro.

Frantziscu Sanna

Esecutivo Nazionale

Responsabile Macro Area "Economia e Società"




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