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sabato 28 gennaio 2012

Le politiche sociali del governo Monti: sa Sardigna no est Italia


Il welfare in Italia è fallimentare non v'è dubbio.
Anni di politiche pubbliche prive di attinenza con le realtà sociali e demografiche hanno portato ad un'incidenza perversa sui meccanismi di crescita della popolazione. Fasce ultra garantite ed una massa crescente di senza diritti. Servizi di pessima qualità. Sprechi. Incapacità programmatorie.

La Sardegna non è un paradiso


Leggendo l'ultimo rapporto di eurostat sulle regioni europee (Regional Yearbook 2011), è possibile soffermarsi su alcuni cartogrammi relativi alle condizioni di salute delle singole realtà territoriali.

Noi sardi siamo abituati a pensare al nostro territorio come una specie di paradiso, dove non solo possiamo godere di un patrimonio naturale incontaminato ma, teoricamente, dovremmo poter usufruire di condizioni ideali per la nostra salute.

mercoledì 30 novembre 2011

Rilanciare l'agricoltura in Sardegna o tutelare l'industria agroalimentare italiana?

La riforma della Politica Agricola Comunitaria: una questione di interesse nazionale

La PAC rappresenta quell'insieme di politiche attraverso cui, di settennio in settennio, l'Unione Europea definisce le scelte strategiche per quel che concerne l'agricoltura. Un'agricoltura intesa sia come settore produttivo che come fenomeno sociale strettamente legato allo sviluppo delle aree rurali.
Quando si parla di PAC si parla di ingenti risorse (circa il 40% del bilancio comunitario) e soprattutto, messa da parte per un attimo la dimensione economica, si parla del nostro futuro. Per questo la Politica Agricola Comunitaria risulta essere un argomento da trattare con molta cautela, considerata la complessità e la pluralità di dimensioni problematiche che richiama e coivolge nella sua attuazione.

mercoledì 12 ottobre 2011

Anche la piccola Repubblica del Montenegro si avvicina all'Unione Europea

Si aprono finalmente i negoziati per l'ingresso della Repubblica del Montenegro all'interno dell'Unione Europea. A poco più di un anno dalla data in cui la piccola repubblica slava aveva inoltrato la domanda di adesione arrivano i primi esiti positivi relativi al procedimento di adesione.

martedì 27 settembre 2011

La mobilità ai tempi dell'Unione Europea (TEN-T). Where's Sardinia?


Ricordate i TEN-T? Sono i corridoi per la mobilità europea di cui più volte abbiamo parlato in questo spazio (qui).
Si è aperta in queste ultime settimane una polemica tra gli europarlamentari italiani e la commissione europea per il percorso ipotizzato per il corridoio "uno" che parte da Helsinky, passa per Berlino e giunge fino a Malta (qui).
L'ipotesi che il corridoio potesse evitare la Sicilia, passando per la direttrice Napoli-Bari nel tratto italiano, ha fatto mobilitare subito gli europarlamentari Siciliani, e non solo, per evitare che l'isola fosse tagliata fuori dagli ingenti finanziamenti che tali corridoi si portano immancabilmente dietro.

lunedì 26 settembre 2011

Il lavoro del futuro: la Sardegna tra terziarizzazione e conoscenza


Entro il 2020 il 35 per cento dei posti di lavoro dell'Unione Europea richiederà una laurea.
Ciò significa che l'evoluzione del mercato del lavoro europeo procede in maniera radicale verso uno scenario completamente nuovo.
Si passerà definitivamente ad un contesto lavorativo in cui conteranno le preparazioni specialistiche, le capacità di innovazione ed un approccio fortemente legato alla creazione di valore aggiunto sulle proprie produzioni siano esse legate al settore alimentare, a quello turistico, a quello industriale o a quello dei servizi.

giovedì 8 settembre 2011

Dalla balcanizzazione alla ricomposizione: scenari possibili per l'indipendentismo in Sardegna

Il nostro presente: tra contingenze politiche e opportunità storiche
Ci sono particolari momenti storici in cui è necessario fermarsi un attimo per riflettere, per capire e scegliere.
Sono solitamente "fasi di passaggio", o di confine, che decretano la fine di cicli storici consolidati. Sono questi i periodi di cambiamento, di trasformazione sociale, dove le energie migliori di una società possono mettersi in moto o fermarsi a seconda delle volontà e delle strategie che un popolo è in grado di spendere. Quello che stiamo vivendo in Sardegna, in questo momento storico, è insomma ciò che si definisce come il "momento delle scelte".

giovedì 1 settembre 2011

Costi energetici in Sardegna: dalle soluzioni assurde al voltare pagina.

L'energia costa di più. Vecchio adagio buono per tutte le stagioni. In Sardegna, si sa, sul versante energetico non ci sarà mai pace.
Viviamo in una strana situazione di duopolio dove a distribuire energia sono solo due società (o quasi): una la ex monopolista ENEL, l'altra la multinazionale E.on, ben nota per vicende extra produttive.
Da anni si parla dei costi per le nostre aziende, dell'invivibile situazione in cui ci troviamo ad erogare servizi, a produrre beni, ad elaborare e mettere a frutto le nostre idee.
Lo studio della confartigianato, pubblicato in questi giorni, parla chiaro. Ogni anno, in media, un'azienda sarda paga circa 3000 euro in più di una concorrente europea, mille in più rispetto ad una concorrente italiana.

mercoledì 31 agosto 2011

Più Canadair, meno unionismo. Meno unionismo, migliore qualità della vita.

A Pittulongu nei giorni scorsi si sono esibite le frecce tricolori. Sono stati spesi 150 mila euro, di cui 50 mila direttamente stanziati dalla Provincia di Olbia Tempio, per consentire la messa in scena di una passerella agostana di dubbio gusto. Soprattutto se si considera che proprio in questi giorni si registrano i soliti ritardi negli interventi dei mezzi aerei nella gestione dell'emergenza incendi.
Domenica si replica a Cagliari, ennesima passerella, quanto ci costerà lo spettacolo in un momento in cui si chiedono a tutti sacrifici notevoli in termini economici?

lunedì 6 giugno 2011

Tutti a votare contro il nucleare con la consapevolezza di essere una Nazione

Qualche giorno fa, provocatoriamente, ho espresso sul mio blog alcune considerazioni sull'assenza di sovranità del nostro popolo rispetto ad una questione cruciale qual'è la scelta sul nucleare.
Ho avuto modo di chiarire il senso della mia provocazione a decine di persone che mi hanno chiesto personalmente conto di una posizione non scontata e sicuramente discutibile.

mercoledì 1 giugno 2011

In Sardegna, mentre spariscono i giovani, si preferisce parlare di Berlusconi & C.

La classe politica sarda è impegnatissima in questo periodo a verificare vittorie e sconfitte elettorali, a rilasciare proclami sui massimi sistemi, ad annunciare la fine del berlusconismo e la resurrezione degli eredi del governo Prodi-Mastella-Bertinotti.
In Sardegna, intanto, il sistema socio-economico si trasforma, muta incessantemente e le trasformazioni,  che meriterebbero ben altra attenzione da parte della politica, passano quasi inosservate.

giovedì 26 maggio 2011

Politiche turistiche in Sardegna: è sempre inverno!

E' vero, non ci vuole tanta fantasia per spendere le risorse pubbliche. Lo sa bene la giunta Cappellacci che per fare promozione turistica decide di attuare delle strategie lungimiranti disperdendo qua e là risorse che potrebbero benissimo essere destinate ad altre finalità. Ma veniamo al dunque: regalereste mai 180 mila euro di soldi pubblici a Mediaset per partecipare ad una trasmissione che si chiama "Sfilata d'amore e Moda" su rete 4?

domenica 8 maggio 2011

15 e 16 Maggio: due giornate per il nostro futuro. Vota SI contro il NUCLEARE!

Domenica 15 e Lunedì 16 Maggio non saranno giornate qualsiasi. I sardi tutti, nessuno escluso, saranno chiamati ad esprimersi sul proprio futuro.
Lo stato italiano ed il suo governo, sebbene abbiano rinviato l'attuazione del piano per la realizzazione delle centrali nucleari, dovranno nell'immediato definire il sito per deposito unico per le scorie nucleari.

mercoledì 20 aprile 2011

I costi della politica, il web e i buoni esempi

Ho letto oggi con attenzione un interessante articolo comparso sull'Unione Sarda a firma di Maria Francesca Chiappe che riportava le dichiarazioni dell'europarlamentare sardo Giomaria Uggias in merito all'utilizzo dei fondi del gruppo consiliare durante la legislatura scorsa in consiglio regionale.
Ora, è evidente che la quantità di risorse, in mano ad un "consigliere regionale", è talmente ingente da spingere chiunque rivesta questo ruolo a farne un utilizzo variegato e spesso non direttamente riconducibile, perlomeno in maniera chiara, ad attività istituzionali e politiche.

venerdì 15 aprile 2011

Forse la crisi è finita: Cappellacci, politiche culturali e unità

Forse ricorderete, qualche tempo fa, quando parlammo (http://www.frantziscusanna.net/2011/03/cosa-festeggiamo-questanno.html) della sproporzione tra risorse destinate dalla Giunta Regionale alla Festa Nazionale del Popolo sardo (28 di Aprile) e quelle destinate al 17 di marzo, ricorrenza volta a celebrare l'unità d'Italia. Ci si stupì ingenuamente degli stanziamenti inesistenti per la prima (appena 80 mila euro) e della quantità ingente di risorse previste invece per la seconda (ben 750 mila euro).
Oggi risulta ancora più evidente quanto la delibera di approvazione degli stanziamenti fosse solo il primo tassello di una strategia complessiva di cancellazione della nostra identità nazionale e di promozione del peggiore nazionalismo in salsa tricolore.

martedì 12 aprile 2011

Il referendum catalano: storie quotidiane di autodeterminazione nazionale

Plaza de Catalunya | Foto F.S.
Raccontare spesso non basta. In certe occasioni è necessario vivere in prima persona ciò che accade, per poterne leggere il significato più vero. Ciò che qualcuno chiamerebbe "il lento incedere della storia" lo si deve vedere passare nella quotidianità. Nel "fare" degli uomini e delle donne che animano ogni giorno la vita sociale di paesi e città. Solamente così è possibile capire il cambiamento sociale, vederne le forme e interpretarne la sostanza. Così, partecipare in qualità di osservatore internazionale all'ultima tappa del referendum sull'indipendenza della Catalunya è stato un modo, l'unico possibile, per capire realmente cosa sta accadendo in questa Nazione, tra la gente e con la gente.

giovedì 31 marzo 2011

Corsi e ricorsi del revisionismo storico


Non è la prima volta che ad Oristano si prova a far passare attraverso iniziative pubbliche, pagate dai cittadini, una visione della storia quantomeno faziosa. Nel 2004 si celebrò un convegno per il trentennale della nascita della Provincia. In quel convegno  si cercò di far passare una strana idea della storia della nostra terra.
Per questa ragione pubblico un mio commento di allora, pubblicato integralmente da "La Nuova Sardegna", che trovo quanto meno attuale.

martedì 29 marzo 2011

Cosa festeggiamo quest'anno?

80 mila euro, questo sarà lo stanziamento per il 2011 da parte della Regione Sardegna per le celebrazioni riguardanti "Sa die de sa Sardigna" la festa nazionale del nostro popolo. Il 28 di Aprile rappresenta infatti un evento memorabile collocato in quel triennio rivoluzionario che portò la nostra terra, dopo la cacciata dei dominatori Piemontesi, ad un passo dalla conquista della libertà.
Sapete invece a quanto ammonta lo stanziamento riguardante le celebrazioni dell'unità d'Italia in Sardegna?
O meglio, sapete quanto ha attualmente stanziato la Regione Autonoma della Sardegna per celebrare tale ricorrenza?

mercoledì 9 marzo 2011

La Sardegna e l'Europa: strategie di trasformazione sociale


Dalla Strategia di Lisbona ad Europa 2020.

E' di un anno fa esatto (3 marzo 2010) il varo da parte della Commissione Europea della nuova strategia scaccia crisi per il prossimo decennio, denominata "Europa 2020".
Di cosa si tratta? Semplicemente della rivisitazione in chiave attuale della oramai datata Strategia di Lisbona che ha accompagnato le politiche comunitarie, e non solo, negli ultimi anni. Con "Europa 2020" la commissione ha inteso rilanciare la sfida europea al cambiamento globale per garantire all'intero continente una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

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