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mercoledì 4 luglio 2012

Infrastrutture strategiche: ecco gli interventi del ministro Passera che cambieranno il volto della Sardegna


Il ministro Corrado Passera fa sul serio e di recente ha inaugurato un portale web, cantieri Italia, dove è possibile prendere visione delle infrastrutture strategiche che lo stato italiano sta realizzando nel proprio territorio.
Un momento di trasparenza e di comunicazione istituzionale che merita attenzione.
Il banner che introduce il sito parla chiaro: "sarà possibile capire, anche da parte dei cittadini, come vengono usate le risorse pubbliche". Finalmente nessuno avrà più scuse per chiudere gli occhi di fronte alla trasparenza.

venerdì 18 maggio 2012

Stato italiano, carceri e futuro della sardegna

Arriverà in questi giorni il ministro Severino per controllare le ragioni della non ultimazione di due strutture carcerarie di Cagliari e Sassari.
Divertente questa cosa, veramente divertente. Il piano carceri varato dallo stato italiano nel 2009 prevedeva la costruzione di 8 istituti carcerari di cui ben 4 nel nostro territorio.
Investimenti seri, circa 200 milioni di euro pronti e deliberati rapidamente dal CIPE. Mai vista tanta celerità.

martedì 27 settembre 2011

La mobilità ai tempi dell'Unione Europea (TEN-T). Where's Sardinia?


Ricordate i TEN-T? Sono i corridoi per la mobilità europea di cui più volte abbiamo parlato in questo spazio (qui).
Si è aperta in queste ultime settimane una polemica tra gli europarlamentari italiani e la commissione europea per il percorso ipotizzato per il corridoio "uno" che parte da Helsinky, passa per Berlino e giunge fino a Malta (qui).
L'ipotesi che il corridoio potesse evitare la Sicilia, passando per la direttrice Napoli-Bari nel tratto italiano, ha fatto mobilitare subito gli europarlamentari Siciliani, e non solo, per evitare che l'isola fosse tagliata fuori dagli ingenti finanziamenti che tali corridoi si portano immancabilmente dietro.

giovedì 1 settembre 2011

Costi energetici in Sardegna: dalle soluzioni assurde al voltare pagina.

L'energia costa di più. Vecchio adagio buono per tutte le stagioni. In Sardegna, si sa, sul versante energetico non ci sarà mai pace.
Viviamo in una strana situazione di duopolio dove a distribuire energia sono solo due società (o quasi): una la ex monopolista ENEL, l'altra la multinazionale E.on, ben nota per vicende extra produttive.
Da anni si parla dei costi per le nostre aziende, dell'invivibile situazione in cui ci troviamo ad erogare servizi, a produrre beni, ad elaborare e mettere a frutto le nostre idee.
Lo studio della confartigianato, pubblicato in questi giorni, parla chiaro. Ogni anno, in media, un'azienda sarda paga circa 3000 euro in più di una concorrente europea, mille in più rispetto ad una concorrente italiana.

sabato 16 luglio 2011

Ormai è certo: in Sardegna non c'è il mare e mai ci sarà.

La notizia sembrerebbe essere di quelle da grande scandalo estivo. Nessun finanziamento per i porti sardi attraverso la rete delle TEN-T, ovvero i 10 corridoi di comunicazione che nelle intenzioni dell'UE dovrebbero consentire un miglioramento dei collegamenti tra le differenti parti dell'Europa.

Uno di questi corridoi è appunto l'oggetto di questo breve commento: le autostrade del mare.  Si tratta in sostanza di quei collegamenti fatti di porti, tratte e infrastrutture di raccordo che dovrebbero consentire alla Sardegna di trovare finalmente una collocazione degna nel bacino Mediterraneo.
In questi giorni è stata definita la lista dei porti strategici che beneficeranno di ingenti risorse economiche stanziate dall'UE attraverso un bando ed in tale bando la Sardegna non compare.
Ebbene, personalmente, sono in attesa di sentire le prime reazioni stizzite della classe dirigente autonomista in Sardegna. Le solite lamentele insomma, quelle che da decenni accompagnano l'azione (non) politica della nostra classe di governo.

mercoledì 13 luglio 2011

Nuova Intesa Generale Quadro: nulla di nuovo all'orizzonte per i Sardi

La Nuova Intesa Generale Quadro (I.G.Q.), siglata tra la Regione Sardegna e lo stato italiano, designa in maniera chiara, qualora ce ne fosse ancora bisogno, il fallimento del processo di infrastrutturazione del nostro territorio.
Tale documento rappresenta l'atto principale dove si delineano gli investimenti infrastrutturali che verranno finanziati attraverso il Documento di economica e finanza (DEF ex DPEF) ed il Piano delle Infrastrutture Strategiche (PIS).

venerdì 13 maggio 2011

Radar & infrastrutture: esempi di intervento coloniale

Siamo alle solite, l'intervento infrastrutturale dello stato italiano sul nostro territorio continua a mantenere i tratti tipici dell'intervento coloniale.
Non sono solito usare questo termine per spiegare la situazione complessiva della Sardegna e del popolo sardo in quanto risulta, a mio avviso, troppo spesso una scusa per nascondere le nostre, tante, responsabilità collettive. 

martedì 11 gennaio 2011

Le 28 priorità per l'Italia. La Sardegna fortunatamente non c’è.



Lo Stato italiano si prepara a finanziare le 28 grandi opere che cambieranno il volto del paese. Nel Documento di Finanza Pubblica si apprende dello sblocco di 30 miliardi di euro per il ponte di Messina, per il MO.SE, per la metropolitana di Brescia, per la terza corsia del raccordo anulare di Roma e tante altre infrastrutture considerate di “serie A”.Inutile dire che la Sardegna non fa parte dell’elenco contenuto nel DFP.


Frantziscu Sanna, Responsabile iRS Economia e Società, esprime alcune considerazioni:
“Noi non vedremo un centesimo dei 30 miliardi di euro necessari a realizzare il grande piano di infrastrutturazione italiano. Eppure c’è ancora qualcuno che pensa che l'Italia mantenga la Sardegna. È tempo di sfatare simili castronerie e ribattere, dati alla mano, a chi sostiene che la Sardegna senza l’Italia non può stare”.


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